Linee di Ricerca
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L'attività dell'Unità di "Medicina del Lavoro" si concentra sulle seguenti linee di ricerca:
Valutazione e gestione del rischio chimico
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Identificazione delle proprietà pericolose di sostanze chimiche: Tale ambito di ricerca è stato sviluppato mediante studi condotti su modelli cellulari ed animali e revisioni della letteratura scientifica. In particolare, attenzione è stata posta allo studio della tossicità di materiali in dimensione ultrafine, tra cui nanoparticelle di biossido di titanio e palladio, le cui proprietà pericolose ed i possibili effetti avversi per la salute dei soggetti esposti non sono ancora del tutto note e alla definizione di possibili indicatori di effetto in popolazioni professionalmente esposte a nanomateriali (marcatori biologici di infiammazione, stress ossidativo, ossido di azoto nel condensato dell'aria esalata). Ulteriore attività di ricerca è stata dedicata all'analisi delle relazioni dose-risposta, anche non monotoniche, di differenti sostanze chimiche, al fine di poter integrare tale interazione nella valutazione del rischio chimico. Nuovi processi produttivi, tra cui la stampa 3d, sono oggetto di studio con l'obiettivo di delineare il profilo di rischio derivante dalle emissioni occorse durante le lavorazioni e le misure di prevenzione e protezione più adeguate. Attività di ricerca sono state anche rivolte alla definizione di possibili effetti avversi di sostanze note, come la silice libera cristallina, in contesti lavorativi emergenti, come l'impiego della pietra artificiale, e alla identificazione di possibili indicatori di effetto precoce, mediante tecnologie innovative (tecniche "omiche") in condizioni di esposizione a fumi di saldatura o a sostanze chimiche, come la formaldeide, note per le loro proprietà pericolose. L'approfondimento su questi ultimi aspetti è finalizzato a supportare una più accurata comprensione dei meccanismi di azione sottesi all'azione tossica delle sostanze chimiche e all'interazione con gli organismi biologici, strumenti essenziali per la definizione di strategie di valutazione e gestione del rischio personalizzate.
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Valutazione dell'esposizione a sostanze chimiche: L'attività di ricerca in questo ambito è volta a definire i livelli di esposizione, mediante monitoraggio ambientale e biologico, a diverse tipologie di sostanze chimiche in ambito lavorativo. Particolare attenzione è stata dedicata alla definizione di possibili strategie di monitoraggio d'area e personale dell'esposizione a nanomateriali incidentali ed ingegnerizzati, per cui la mancanza di procedure di campionamento standardizzate e di conoscenze sui parametri metrologici più appropriati per la valutazione della dose efficace hanno reso necessario l'impiego di un approccio multi-strumentale e multi-parametrico. In questo ambito, l'attività viene costantemente orientata alla caratterizzazione quali-quantitativa di tali materiali, elemento essenziale per la comprensione del loro profilo tossico-cinetico e dei possibili effetti avversi per i soggetti esposti negli ambienti di vita e di lavoro. L'unità di Ricerca di Medicina del Lavoro si è anche dedicata, nell'ambito di progetti Europei Horizon 2020, alla definizione di procedure standardizzate di campionamento e analisi di indicatori biologici di esposizione ed effetto in differenti matrici biologiche e alla identificazione di indicatori biologici, sensibili e specifici, per l'esposizione a Cromo esavalente. Sono state condotte revisioni delle conoscenze attualmente disponibili sul biomonitoraggio occupazionale dell'esposizione a sostanze chimiche note per le loro proprietà di interferenti endocrini, come gli ftalati e i bisfenoli, di interesse emergente sia per la medicina del lavoro che per la sanità pubblica sono state condotte. Revisioni sistematiche della letteratura hanno inoltre valutato possibili biomarcatori di dose interna, di effetto e di suscettibilità nell'esposizione a nanomateriali che dovranno essere confermati e validati in futuri studi sul campo.
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Caratterizzazione e gestione del rischio chimico: Al fine di supportare e migliorare le strategie di caratterizzazione e di gestione del rischio in ambito occupazionale, l'attività di ricerca è stata orientata alla definizione di possibili aspetti critici nella valutazione dei rischi nell'utilizzo di nanomateriali e nanotecnologie in ambiti emergenti, come quello agricolo e biomedico, e delle misure di prevenzione e protezione messe in atto nelle realtà aziendali attualmente coinvolte nella produzione e lavorazione di materiali in nanoscala. Attenzione è stata posta anche alla salute e alla sicurezza, nonché alla caratterizzazione e gestione dei rischi, in contesti lavorativi innovativi come quelli legati all'Industria 4.0 e a come si possano definire delle strategie di caratterizzazione e gestione del rischio personalizzate, al fine di ottenere una medicina preventiva di precisione, anche supportata da innovazioni biotecnologiche.
Relazione tra lavoro e patologie croniche
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Valutazione dell'impatto di patologie croniche sull'abilità lavorativa: Questo ambito di ricerca è stato focalizzato alla comprensione delle modalità con cui patologie croniche differenti, tra cui le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) o patologie tiroidee, possano influenzare la partecipazione al mondo del lavoro dei pazienti e l'abilità lavorativa degli stessi. Tale area di ricerca è finalizzata allo sviluppo di strategie di gestione multidisciplinare di tali pazienti al fine di supportare la qualità della loro vita personale e professionale.
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Valutazione dell'impatto di specifici rischi lavorativi e patologie croniche: La possibile influenza del lavoro a turni, e notturno, con le conseguenti alterazioni del ritmo circadiano e ormonale, e delle "long-working hours", come anche dell'esposizione a basse dosi di radiazioni ionizzanti, sull'insorgenza di patologie endocrine, emicrania o di disturbi cognitivi ha motivato la realizzazione di studi che hanno lo scopo di sviluppare specifici programmi di gestione del rischio per soggetti eventualmente suscettibili.
Covid-19 e lavoro
Lo stato emergenziale vissuto nel corso dell'anno 2020 e tuttora in atto, ha visto coinvolta la nostra Unità di Medicina del Lavoro in prima linea nella definizione di specifici protocolli di buone prassi sul lavoro per la gestione del rischio biologico, nella gestione di casi e contatti nelle popolazioni lavorative e nella valutazione e gestione di casi di suscettibilità al rischio biologico da SARS-CoV-2. Pertanto, l'attività di ricerca è stata concentrata sulla complessa interazione tra possibili fattori di suscettibilità individuali e fattori di rischio occupazionali nella definizione di una adeguata stratificazione e gestione del rischio. Inoltre, le difficoltà di approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale, almeno nella prima fase pandemica, hanno portato la nostra Unità di ricerca, in linea con le esigenze del periodo, a dedicare attenzione a possibili strategie di decontaminazione e riutilizzo di facciali filtranti N95 come strategia di emergenza utile a garantire la protezione dei lavoratori coinvolti. Sono in corso studi finalizzati alla valutazione del benessere psicologico di lavoratori impiegati in settori occupazionali in cui sono state svolte attività lavorative essenziali durante il periodo pandemico.
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Finanziamenti derivanti da bandi competitivi.
Se si, indicare quali.
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Progetto europeo n. 733032 dal titolo "European Human Biomonitoring Initiative (HBM4EU)" relativo alla Call Horizon 2020: H2020-SC1-2016-2017/H2020-SC1-2016-RTD (Type of Action: COFUND-EJP) (In corso) Sito web: https://www.hbm4eu.eu.
Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) MIUR prot. 20172FSCH4 Linea B "Towards the NEXT generation of multiphysics and multidomain environmental COMfort models: theory elaboration and validation experiment" approvato con D.D. 453 del 13 Marzo 2019 (In corso).
Progetto "801553 InfAct - Joint Action on Health Information" finanziato dall'European Union's Health Programme (2014-2020). Sito web: https://www.inf-act.eu/
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Personale afferente all'Unità
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Prof. Ivo Iavicoli, PO di Medicina del Lavoro; Direttore dell'U.O.C. di Medicina del Lavoro. Contatti: ivo.iavicoli@unina.it ; tel: +390817462430.
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Prof. Luca Fontana, PA di Medicina del Lavoro; Dirigente Medico dell'U.O.C. di Medicina del Lavoro, Responsabile dell'U.O.S. di Radioprotezione. Contatti: luca.fontana@unina.it; tel: +390817464763- 3838;
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Dott. Carmine Sbordone, RTU di Medicina del Lavoro; Dirigente Medico dell'U.O.C. di Medicina del Lavoro. Contatti: carmine.sbordone@unina.it; tel: +390817462140.
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Dott.ssa Veruscka Leso, RTDA in Medicina del Lavoro, Dirigente Medico dell'U.O.C. di Medicina del Lavoro. Contatti: veruscka.leso@unina.it; tel: +390817464763.
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Dott.ssa Elisabetta Riccardi, EP/EP1 area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati. Contatti elisabetta.riccardi@unina.it; tel. +390817462124.
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Dott. Mauro Fedele, Dottorando di Ricerca in Sanità Pubblica. Contatti: mauro.fedele@unina.it; tel: +390817462124.
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Dott.ssa Ilaria Vetrani, Dottoranda di Ricerca in Sanità Pubblica; contatti: ilaria.vetrani@unina.it; tel: +390817462124.
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