Unità di Ricerca Dipartimentale di
Igiene Medicina Preventiva e Statistica Sanitaria
Referente Unità di Ricerca |
Prof.ssa Maria Triassi |
Linee di Ricerca Di seguito sono esposti le principali linee di ricerca secondo cui si articola l'attività scientifica dell'Unità di Ricerca Dipartimentale di Igiene, Medicina Preventiva e Statistica Sanitaria. 1.1. Metodologie Epidemiologiche Applicate (Referenti: Prof.ssa Maria Triassi, Dott. Raffaele Palladino). Tale linea di ricerca si focalizza sull'utilizzo di innovativi strumenti epidemiologici finalizzati allo studio ed all'analisi di problemi di particolare rilevanza in Sanità Pubblica oltre che alla valutazione dell'impatto di nuove politiche sanitarie su outcome di salute. Utilizzando banche dati internazionali, nazionali e regionali, il gruppo di ricerca applica tali metodologie per studiare l'evoluzione epidemiologica delle malattie cronico-degenerative, il modelling delle malattie infettive e degli interventi contenitivi sulle epidemie con un focus specifico su COVID-19, studi di farmacoepidemiologia e farmacoutilizzazione e valutare l'introduzione su grandi popolazioni di programmi di prevenzione, quali ad esempio gli screening cardiovascolari. 1.2. Igiene Ambientale e degli Ambienti Sanitari (Referenti: Prof. Paolo Montuori). Il Laboratorio di "Igiene Ambientale" si occupa fondamentalmente, oltre ad espletare con i suoi laboratori l'intera parte analitica, di progettare, realizzare ed elaborare in ogni singolo aspetto complesse e particolari attività di ricerca inerenti la chimica e l'epidemiologia ambientale. Le linee di ricerca svolte pongono in evidenza le connessioni che esistono tra le proprietà intrinseche dei diversi inquinanti, in particolare chimici, ed il loro distribuirsi, trasformarsi ed interagire tra le differenti matrici ambientali, oltre che alla valutazione del rischio derivante dalla loro esposizione alla popolazione. 1.3. Utilizzo dei Big Data sanitari a supporto della programmazione in Sanità Pubblica (Referenti: Prof.ssa Maria Triassi, Dott. Raffaele Palladino). I Big Data in sanità si riferiscono a flussi dati di grandi dimensioni raccolti periodicamente o automaticamente, che vengono archiviati elettronicamente con la possibilità di riutilizzarli allo scopo di migliorare la qualità delle prestazioni erogate nei servizi sanitari. Il Dipartimento di Sanità Pubblica in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Management Sanitario e Innovazione in Sanità - CIRMIS dell'Università "Federico II" di Napoli, ha avviato molteplici progetti che si pongono l'obiettivo di analizzare in modo integrato molteplici flussi sanitari, che definiscono coorti rappresentative del territorio regionale, al fine di identificare i determinanti di salute e promuovere efficaci strategie preventive in regione Campania, nonché valutare l'utilizzo di risorse sanitare ed i relativi costi per una migliore pianificazione assistenziale sul territorio. Utilizzando approcci epidemiologico statistici sono state definiti dei modelli ed algoritmi diagnostico-analitici atti a valutare i profili epidemiologici ed assistenziali di condizioni specifiche di profondo interesse in Sanità Pubblica, utilizzandole anche come caso studio per poter traslare i modelli epidemiologici validati anche ad altre condizioni in futuro. 1.4. Microbiologia Molecolare e Antibiotico-Resistenze (Referenti: Prof. Raffaele Zarrilli). Il gruppo di ricerca studia l'epidemiologia genomica e molecolare dei microorganismi multi-resistenti causa di infezioni-correlate all'assistenza, includendo Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa ed enterobatteri resistenti ai carbapenemi, ed analizza i meccanismi genetici e molecolari delle antibiotico-resistenza e delle caratteristiche di virulenza responsabili della loro selezione in ambito ospedaliero. 1.5. Microbiologia Ambientale e degli Alimenti (Referenti: Prof.ssa Ida Torre, Dott.ssa Francesca Pennino). La microbiologia applicata all'Igiene, com'è noto, rappresenta un campo di ricerca tradizionale per la Sanità Pubblica attraverso l'approfondimento e l'analisi di diverse tematiche rientranti soprattutto nei campi dell'igiene ambientale e della epidemiologia e della profilassi delle malattie infettive. Le ricerche di microbiologia applicata perseguite negli ultimi anni nei laboratori di Igiene del Dipartimento possono sostanzialmente suddividersi in due gruppi, relativi, rispettivamente alla sperimentazione e alla messa a punto di metodiche diagnostiche innovative per l'accertamento di microrganismi da diverse matrici ambientali ed alimentari e all'analisi epidemiologica del rischio per la salute umana derivante dalla presenza ambientale ed alimentare di diversi batteri "emergenti". 1.6. Analisi ed Implementazione dei Processi di Management Sanitario (Referenti: Prof.ssa Maria Triassi, Prof. Antonio Nardone). L'attività di ricerca in corso è finalizzata all'analisi di quattro aspetti critici del Management Sanitario: la telemedicina, il percorso del paziente, la legislazione sanitaria e l'analisi della convenienza economica nell'applicazione del PRUO. La scelta dei quattro aspetti critici precedentemente indicati è collegata all'obiettivo della ricerca che si sostanzia nell'analisi degli strumenti che consentono di favorire l'adozione dei principi del Management nei servizi sanitari. 1.7. Medicina Preventiva Applicata all'Igiene del Lavoro (Referenti: Prof.ssa Maria Triassi). La prevenzione delle malattie cronico-degenerative rappresenta una branca igienistica, ed in particolare della medicina preventiva, che si interessa della salute delle popolazioni, o di gruppi di popolazione, come ad esempio specifiche categorie di lavoratori, attraverso lo studio dei fattori di rischio a maggiore impatto sociale, proponendo interventi primariamente di tipo preventivo. In particolare, il superamento di situazioni ambientali lavorative in cui le precarietà, peraltro elevate, erano riconducibili a pochi fattori di rischio chimico e/o fisico, e l'introduzione di nuove tecnologie e sempre nuove sostanze, cui è conseguita una variazione significativa delle potenzialità morbigene, ha determinato anche lo spostamento dell'interesse scientifico verso nuove acquisizioni. Da quanto esposto sono derivate numerose linee di ricerca in medicina preventiva di gruppi di popolazione che affferiscono all'URD di Igiene, Medicina Preventiva e Statistica Sanitaria. 1.8. Metodologie statistiche negli studi osservazionali e nelle sperimentazioni cliniche (Referente: Prof. Dario Bruzzesei). L'unità si occupa dello sviluppo metodologico e statistico nella ricerca biomedica, sanitaria e psicosociale. L'attività di ricerca si articola in due filoni principali che attengono rispettivamente alle sperimentazioni cliniche e agli studi osservazionali. Nel primo caso l'attività di ricerca interessa tutte le fasi di una sperimentazione controllata e randomizzata, dalla definizione del disegno sperimentale e calcolo della dimensione campionaria, fino alla fase finale di elaborazione statistica e di interpretazione dei risultati. Nel contesto degli studi osservazionali, l'attività di ricerca si concentra nell'utilizzo e nella definizione di metodologie statistiche in grado di far emergere, laddove esistano, associazioni clinicamente rilevanti e non distorte da fattori confondenti. Oltre all'utilizzo della metodologia di base di analisi multivariata e degli approcci innovativi già consolidati, l'Unità studia, sviluppa ed applica nuove tecniche di analisi dei dati, come richiesto dalla complessità sempre più crescente delle informazioni disponibili e del sistema di relazioni tra le molteplici variabili disponibili. In particolare, gli sviluppi metodologici si concentrano verso un'integrazione tra i metodi statistici tradizionali e le tecniche di Statistica Computazionale, Machine Learning e Data Mining, per l'analisi di complessi fenomeni biomedici e psicosociali e per dare soluzioni a nuovi problemi principalmente predittivi. |
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Finanziamenti derivanti da bandi competitivi. Se si, indicare quali.
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Piattaforme Strumentali
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